News
COMUNICATO STAMPA del 28.10.2025
Le libere professioni chiedono più posti di formazione e tariffe migliori
Per la prima volta uno studio mette in evidenza quanto la carenza di personale qualificato colpisca le libere professioni: circa il 70% delle persone attive in qualità di medici, architetti, fisioterapisti, notai, ingegneri e consulenti di carriera considera la mancanza di risorse umane un problema centrale nel proprio settore professionale. Ciò ha ripercussioni anche sui clienti e sui pazienti: dove manca il personale, si verificano tempi di attesa più lunghi o addirittura si giunge fino al rifiuto di appuntamenti o servizi. Un altro fattore determinante è il fatto che per i neolaureati il lavoro in proprio ha perso molto del suo fascino. Ora l'associazione chiede l'adozione di misure concrete, come l'aumento del numero di posti di formazione nel settore sanitario e tecnico e tariffe più elevate, in particolare per medici di famiglia, pediatri, fisioterapisti, psicologi, chiropratici e logopedisti che esercitano la libera professione.
Italien / Italiano
COMUNICATO STAMPA del 2.11.2023
Le libere professioni chiedono meno burocrazia
I risultati del nuovo studio della BASS confermano una situazione problematica: più della metà dei lavoratori attivi nelle libere professioni, come medici, architetti, fisioterapisti, notai, ingegneri e gestori patrimoniali, soffre per i compiti amministrativi imposti loro dallo Stato. Il “Büro für arbeits- und sozialpolitische Studien” BASS ha quantificato questo onere nelle libere professioni per conto dell'Associazione Svizzera delle Libere Professioni (ASLP) in quasi 100 aziende: oggi, gli interessati spendono già fino a un giorno intero per settimana lavorativa solo per queste attività. Ora l'associazione chiede una riduzione della burocrazia.